Disdetta Vision 2010 FFS V

Premessa: Il profilo professionale di macchinista 2010 (R P 141.1) è stato disdetto a decorrere dal 31 dicembre 2009. La presente intesa viene adottata per disciplinare i punti che devono mantenere la loro validità nella fase transitoria, fino all'entrata in vigore di nuove disposizioni (CCL). Questa procedura è stata stabilita con la comunità di trattative in occasione della riunione dell'11 settembre 2009.

Disdetta di Vision 2010 per FFS V da parte del VSLF

Come definito in occasione dell’Assemblea generale del 28 marzo 2009, in data 10 giugno il VSLF ha disdetto il progetto Vision 2010 delle FFS SA con decorrenza al 31 dicembre 2009. Dalla sua entrata in vigore in data 20.09.2005, questo accordo non ha mai trovato un vero e proprio consenso, oltre al fatto che, con l’andar del tempo, sono emersi dei problemi sempre più complessi. Il comitato di sorveglianza di Vision 2010 di rado è riuscito a trovare delle valide soluzioni, anzi, spesso e volentieri ha preferito adottare la strategia del temporeggiamento. Questo costante accumularsi di problemi irrisolti ci porta a pensare che, tutto sommato, FFS P-OP-ZF non sia realmente interessata alla ricerca di soluzioni vere e proprie. Con l’introduzione dei macchinisti regionali a Basilea e, nel frattempo, in tutta la Svizzera, FFS P-OP-ZF ha indubbiamente violato le basi dell’accordo Vision 2010. Al VSLF non restava pertanto che dare la disdetta a Vision 2010, dal momento che non sussiste più la fiducia necessaria e, dati questi presupposti, non è più disposto a rispettare gli accordi presi. A tutt’oggi, ecco i punti di Vision 2010 per i quali non si è ancora potuta trovare una soluzione:

Graduatoria a livello nazionale
La ripartizione del 25% dell’11a-15a classe di funzione non si è svolta tenendo conto della graduatoria applicata a livello svizzero da cui siamo sempre partiti, bensì in base ai singoli depositi. Questo ha fatto sì che i macchinisti di certi depositi che annoverano molti colleghi anziani siano stati particolarmente discriminati. Questo sistema voluto dalle FFS ha reso praticamente impossibile l’introduzione di un avanzamento basato sull’esperienza. Attualmente, infatti, ci sono diversi macchinisti che hanno al proprio attivo un numero relativamente limitato di anni di servizio ma che rientrano nella 15a CF, nel mentre ve ne sono degli altri che hanno molta più esperienza e sono ancora fermi alla 14a. Solo grazie agli annosi interventi del VSLF, un anno fa si è finalmente potuta introdurre una graduatoria a livello nazionale. Purtroppo era già troppo tardi e il caos era ormai dilagato.

16a CF / Indennità per corse all’estero
Per quanto concerne l’assegnazione della 16a CF prevista da Vision 2010, non è stato possibile individuare dei macchinisti cui affidare delle mansioni supplementari. Il riconoscimento delle indennità per i macchinisti in possesso di licenza per attività all’estero ha costituito una sorta di compromesso che, alla fine, è stato accettato da entrambe le parti. Ciascuna di loro aveva sottoposto una proposta, ma le FFS non ne hanno introdotta nessuna delle due; per contro, hanno invece imposto una versione fittizia, assolutamente inadeguata e inaccettabile. Non ci sono state delle trattative, con conseguente ennesima violazione di Vision 2010.

Ripartizione dei depositi in base al potenziale di avanzamento
I vari depositi sono stati suddivisi in tre categorie sulla base dei requisiti. Questa ripartizione non ha avuto luogo in base a dei giusti parametri e pertanto non trova il nostro consenso. L’eventuale riesame di questa ripartizione è sempre stato procrastinato, per cui attualmente sono diverse le sedi che sono state ripartite in modo scorretto, contrariamente a quanto previsto dal criterio dell’assegnazione sulla base dei requisiti.

Formazione dei macchinisti
Le FFS hanno dislocato la formazione del macchinista nei posti di lavoro con un settore limitato e con un numero contenuto di veicoli. L’obiettivo è di fornire una formazione quanto più economica possibile, ciò che purtroppo va a scapito della qualità. Essendo stati trascurati degli elementi molto importanti del sistema, ne consegue che il trasferimento presso i depositi più grandi mette il macchinista in una situazione di grande insicurezza. L’assenza di un nuovo concetto di formazione rivela ancora una volta la  mancanza di competenza di questo reparto.
Una formazione modulare, senza una specifica durata dei singoli moduli, bensì unicamente a discrezione delle FFS, è totalmente in contraddizione con Vision 2010. È previsto unicamente un tirocinio quale macchinista della cat. D VTE con il profilo completo previsto dal deposito, in cui però non rientrano i veicoli speciali (ICE, TGV, CIS).

Attuale formazione a Basilea
La classe di macchinisti regionali di Basilea prevista dalle FFS ora ha concluso la propria formazione ed è equiparabile a quella del macchinista Z 140 che, a suo tempo, Vision 2010 aveva espressamente abolito. Anche questa è una violazione di Vision 2010.

Numero di posti in base alle CF / Eccedenze non contemplate nel sistema
Dato che Vision 2010 prevede una distribuzione dei posti di lavoro in base alle singole CF a dipendenza del fabbisogno di macchinisti, dobbiamo per forza ritenere che esso venga contenuto in modo artificiale. Le ripercussioni le possiamo vedere tutti i giorni, dato il numero troppo limitato di macchinisti anche quando lo stato degli effettivi presenta un certo equilibrio. Nel calcolo degli effettivi del 2009 vengono inoltre posti determinati obiettivi, quali ad esempio l’assenza in caso di malattia o infortunio. Questo obiettivo prevede 2 giorni in meno rispetto alle assenze effettive del 2008. Calcolato sul numero complessivo di macchinisti, questo dà un risultato di oltre 4000 giorni o una ventina di macchinisti in meno. Così facendo, però, le FFS si evitano l’avanzamento di 5 colleghi nella 15a classe di funzione. Se gli effettivi del personale di locomotiva sono in eccesso, vedasi per esempio il calcolo del fabbisogno del 2007, non vi è alcuna regolamentazione che disciplini come debbano essere annoverati questi collaboratori in sovrannumero. Stando a Vision 2010, essi non hanno infatti alcuna collocazione precisa. Non sono inoltre pochi i collaboratori che ci si è dimenticati di integrare nel calcolo degli effettivi; essi sono sì impiegati come macchinisti, ma non sono totalmente attivi in questa funzione. Anche questo ha fatto abbassare la domanda, con la conseguenza che poi vengono a mancare diversi macchinisti.

Modello di percorso professionale
Il modello di percorso professionale per le classi di funzione da 11 a 15 può funzionare solo se vengono reclutati dei nuovi macchinisti che cominciano dall’11a CF. Solo così è possibile il regolare avanzamento degli attuali macchinisti dall’11a CF alla 12a e via di seguito. Questo è impossibile se, una volta formati, i macchinisti vengono assunti in una classe di funzione superiore all’11a, in quanto rischiano addirittura di retrocedere nell’ambito del sistema. Il decentramento del lavoro invece dell’assunzione di nuovi macchinisti rallenta ulteriormente questo sistema dil modello di percorso professionale. Tutti questi fattori portano il percorso in questione ad un punto morto, non fanno che discriminare i nostri giovani colleghi e creano forti disagi anche a livello di remunerazione.

Macchinisti della 12a CF
Attualmente ci sono già dei macchinisti che rientrano nella 12a classe di funzione, malgrado in base a Vision 2010 ciò non sia possibile fintanto che il 25% degli effettivi non è integrato nell’11a CF. Si prevedono degli avanzamenti bilaterali in contraddizione con Vision 2010

Riconoscimento dell’UFFT
Nell’ambito di Vision 2010 si è definito che le FFS si sarebbero impegnate per assicurare il riconoscimento della professione del macchinista presso l’Ufficio Federale della Formazione professionale e della Tecnologia. Finora, tuttavia, nè le FFS nè l’UTP hanno inoltrato una richiesta in tal senso all’UFFT.

Autodistribuzione
Dopo oltre due anni, le FFS non sono ancora state in grado di sottoporre un valido concetto di autodistribuzione. Un possibile tentativo è naufragato a causa della condizione posta dalle FFS di introdurre il sistema prescelto a livello svizzero dopo la fase sperimentale.
Poichè un aumento del grado di soddisfazione dei macchinisti non era prevedibile e in seno al personale di locomotiva regnava un forte rifiuto e una grande sfiducia nei confronti del sistema di autodistribuzione, a suo tempo avevamo deciso di respingere la sua introduzione nella forma in cui era stata proposta. A tutt’oggi, i costi preventivati per l’autodistribuzione non sono stati investiti a favore del personale di locomotiva.

Gestione del personale basata sulla valorizzazione
In conformità a Vision 2010, alla gestione del personale di locomotiva va attribuita una grande importanza. Gli enormi problemi legati alla valutazione del personale hanno potuto essere appianati grazie alla nostra richiesta di sostituirla con un colloquio gestionale e di sviluppo personale. A tutt’oggi, purtroppo, non vi è traccia di una gestione del personale che meriti di essere presa sul serio e che si basi sulla valorizzazione dei collaboratori.

VSLF no. 212, 10 giugno 2009 HG/DR
Trad. Anita Rutz / 10.06.2009